Mi chiamo Aciro Everlyne, sono stata rapita nel 1992 all’età di 13 anni, sono rimasta nella
foresta per 10 anni e sono riuscita a scappare nel 2002 con una figlia. Ho affrontato molto difficoltà nel viaggio e nella permanenza in Sudan. Innanzitutto, ero solita essere costretta a trasportare carichi pesanti forzatamente, ho sofferto la fame, ho percorso lunghe distanze a piedi per raggiungere il Sudan ma la maggior parte dei problemi sono scaturiti dall’essere stata data in sposa in giovanissima età. Al tempo avevo 13 anni mentre il mio futuro marito 43 e la cosa, ancora oggi quando ci penso, mi fa stare molto male. Nel 2002 mentre stavamo per fare un incursione, finimmo in un’imboscata, grazie alla quale sono riuscita a trovare con mia figlia un nascondiglio nella foresta che ci ha permesso di sopravvivere. Quando lo scontro si concluse, uscì dal nascondiglio e fui soccorsa dall’esercito di resistenza nazionale che mi condusse da prima nelle baracche per interrogarmi, poi fui affidata all’organizzazione umanitaria World Vision International con cui trascorsi 6 mesi e infine fui riportata a casa. Arrivata a casa, la vita divenne ben presto complicata poichè era davvero difficile ricominciare da capo dato che non avevo un punto di partenza certo e nessuno accettava di vivere con me tranne mia nonna che mi accolse e si prese cura di me e di mia figlia. Tutti però continuavano a dire a mia nonna di cacciarci perchè un giorno avrei potuto diventare violenta e uccidere chiunque mi fosse intorno. Riuscii poi a risposarmi con un altro uomo che però morì poi di AIDS. Entrambi i miei figli non sono potuti andare a scuola non avendo i soldi necessari per pagare la retta scolastica. Chiedo quindi aiuto a chiunque in qualunque modo possa aiutare me e i miei figli.