«Sono gli occhi di questi ragazzi di strada che ci attraversano, espressioni di chi la vita l’ha vissuta sul confine. Anche i loro corpi parlano di lotte per la sopravvivenza e dei disperati tentativi di prendere la vita. E poi arriva Suor Giovanna che al Comboni Samaritan apre le porte e allarga le braccia per accoglierli e mettere lì gli ingredienti fondamentali per la rinascita: attenzioni, cure, amore. Sono ragazzi senza famiglia o in condizioni di estrema povertà, senza mezzi. Hanno bisogno di un aiuto materiale e di un contenimento affettivo necessario per ripartire. Molti di loro hanno bisogno di una mamma buona.

Sono onorata di aver avuto il privilegio di incontrati e visti nella loro fragilità e nella loro forza. Incontri che toccano profondamente il cuore e che ci fanno sentire fortunati e sempre più desiderosi di tendere la mano, concretamente.

Ci hanno testimoniato il loro cambiamento di Vita: il poter frequentare la scuola, imparare una professione, imparare nuovi modi di stare insieme basati sull’amicizia e sulla Non violenza. Il percorso continua e richiede sostegno costante per aprire nuove possibilità di autonomia e tanta fiducia. Tutto questo non mancherà da parte nostra».

 

Sono tanti i ragazzi e le ragazze che oggi ci sorridono e si impegnano grazie al nostro e al vostro aiuto: meccanici, lavoratori della terra, muratori, tecnici informatici, falegnami. Insieme celebriamo la vita e l’amicizia, questo in Africa significa mangiare insieme, cantare e ballare.