DOVE SI REALIZZA
Il villaggio di Bagandou, distante circa 130 km da Bangui nella zona sud-ovest della Repubblica Centrafricana, è situato in piena foresta equatoriale. La zona è abitata dalla popolazione Pigmea Aka (circa 50%) e Bantu (50%). I Pigmei vivono da sempre nella foresta con uno stile di vita molto semplice, vivendo di pesca e caccia di sussistenza e di quanto raccolgono nella foresta. La vita media è di 40 anni, il tasso di alfabetizzazione molto basso, le loro attività poco esposte al commercio, per cui vengono facilmente sfruttati come manodopera a basso costo dalla popolazione Bantu. A Bagandou si trova un ospedale, fondato nel 2004 grazie ai finanziamenti della Diocesi di Tarnow in Polonia, in particolare grazie al gruppo dei “bambini missionari” che, ogni anno, vanno di casa in casa a raccogliere fondi per sostenere l’ospedale. L’area geografica di attività dell’ospedale di Bagandou copre una popolazione di circa 22.000 abitanti in un raggio che raggiunge fino a 100 km di distanza (all’interno della foresta). L’ospedale ha una capacità di 50 posti letto, e annualmente vengono consultate in media 4.000 persone, di cui circa 2.000 ospedalizzate. Il 60% di loro sono bambini, con tanti casi di gravi anemie dovute a ripetute malarie, che necessitano di trasfusioni di sangue (circa 25 trasfusioni al mese). Constatiamo anche molti casi di malnutrizione nei bambini. Per venire incontro ai pazienti ospedalizzati che provengono da lontano, da circa sei anni funziona un servizio di cucina che offre una merenda al mattino e un pasto a mezzogiorno per ogni ammalato. L’ospedale dispone di una Land Cruiser che funge da ambulanza ed è usata per andare nei villaggi dei Pigmei per sessioni di sensibilizzazione sanitaria, per effettuare trasferimenti di malati gravi a Bangui e per viaggi per rifornimenti in medicine e altro materiale necessario al funzionamento dell’ospedale.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’ospedale assicura un’assistenza sanitaria al popolo pigmeo Aka presente in questa zona, che non dispone dei mezzi necessari per pagare le cure negli ospedali e nei dispensari statali. L’aiuto che l’ospedale dà a questo popolo, che è curato gratuitamente, è molto significativo. Anche il popolo Bantu beneficia dell’assistenza e delle cure dell’ospedale ma, a causa delle spese elevate, chiediamo loro di contribuire ai costi delle cure e medicine. Ciò non toglie che i “casi sociali”, anche all’interno del popolo Bantu, vengano presi a carico dell’ospedale, e questo per permettere che davvero tutti possano accedere alle cure necessarie. Il principale obiettivo di questo progetto è quello di contribuire alle spese per l’alimentazione dei bambini malnutriti e dei malati ospedalizzati. Inoltre, vengono effettuate periodicamente delle visite ai villaggi pigmei circostanti per sessioni di sensibilizzazione ed educazione sanitaria su temi di igiene, malaria ed altre malattie, alimentazione, ecc. Durante queste sessioni, e per incoraggiare la partecipazione dei Pigmei, vengono distribuiti sapone e abiti secondo il bisogno. L’animatore locale che lavora con noi in ospedale e che si occupa del lavoro si sensibilizzazione dei pigmei, utilizza una moto comprata anni fa dall’ospedale; poiché questa moto è ormai molto vecchia e si rompe ripetutamente, abbiamo incluso nel progetto di quest’anno anche l’acquisto di una nuova moto per facilitare gli spostamenti dell’animatore.
OBIETTIVI
- Garantire una corretta alimentazione per i bambini malnutriti e altri malati ospedalizzati.
- Avviare corsi di sensibilizzazione ed educazione sanitaria nei villaggi pigmei circostanti, con distribuzione di sapone e vestiti per i Pigmei e per i malati più poveri e bisognosi.
- Garantire gli spostamenti dell’animatore che si occupa della sensibilizzazione nei villaggi pigmei, attraverso l’acquisto di una nuova moto
CONTRIBUTO LOCALE
Gli pigmei contribuiscono alle spese mediche con circa 100 FCFA (meno di 20 centesimi); i Bantu, quando possibile, pagano l’intera somma delle cure.
Referente del progetto: Suor Donata Ferrari – Suore comboniane
L’ospedale assicura un’assistenza sanitaria al popolo pigmeo Aka presente in questa zona, che non dispone dei mezzi necessari per pagare le cure negli ospedali e nei dispensari statali.